Un HP 18000 per la frantumazione primaria

Il nuovo martello idraulico HP 18000 è, ad oggi, il più grande mai costruito. Venduto già in diversi esemplari in tutto il mondo, questo gigante ha anche raccolto il consenso di alcuni cavatori italiani.

1 Luglio 2016

Presentato nel 2008 in Europa allo scorso Samoter e in Nord America in occasione del Conexpo, l’HP 18000 ha inevitabilmente suscitato l’interesse di tutti quegli utilizzatori che si confrontano con applicazioni particolarmente complesse (in termini di durezza dei materiali e volume di lavoro) o che intendono diminuire significativamente l’impiego dell’esplosivo. È questo il caso del Gruppo Marocca, che tra le altre attività, gestisce ad Anagni, in provincia di Frosinone, una delle più importanti cave di calcare del Centro Italia.

Produzioni eccezionali per un materiale di alta qualità.

Il gruppo Marocca da oltre cent’anni è attivo nell’edilizia, in quello delle costruzioni stradali, nelle opere pubbliche, così come nella produzione di inerti calcarei di qualità. La cava di Anagni, che si sviluppa su oltre quaranta ettari, è coltivata secondo i più moderni criteri di sicurezza e compatibilità ambientale. L’avanzamento e lo sfruttamento dei banchi è infatti realizzato secondo un sistema a gradoni che permette il ripristino ambientale mediante la posa di terreno vegetale e la piantumazione di essenze locali.

La cava è inoltre caratterizzata dalla presenza di un materiale ad alto titolo (purezza pari a oltre il 99%) e da un fattore di brillanza dell’88%, che rende il calcare particolarmente adatto per l’utilizzo in edilizia. Proprio grazie a queste caratteristiche, il gruppo Marocca produce varie pezzature che sono utilizzate in ben 21 diverse applicazioni nel settore delle costruzioni e in quello industriale. Un risultato possibile anche grazie ad un impianto di frantumazione e vagliatura completamente automatizzato costruito ad hoc, che riesce a trasformare oltre 500 metri cubi ora.

A questo ragguardevole volume deve ovviamente fare riscontro una capacità di coltivazione altrettanto significativa, resa possibile anche grazie all’utilizzo di martelli demolitori Indeco. Dopo aver impiegato attrezzature di un produttore straniero, da cinque anni il gruppo Marocca ha scelto infatti Indeco come azienda di riferimento.

Come del resto sottolineato dallo stesso Alberto Marocca, presidente e titolare dell’azienda, questa scelta ha presentato numerosi vantaggi: “Quello della cava è sostanzialmente un ciclo industriale, dove attrezzature ed impianti sono utilizzati per otto o dieci ore al giorno per buona parte dell’anno. Più ancora che nel settore delle costruzioni, produttività ed affidabilità sono dunque un fattore determinante per mantenere i volumi necessari. La nostra scelta di adottare martelli Indeco (un 2500, un 7000, un 12000 e recentemente appunto il 18000 ndr) deve essere letta proprio in questa chiave. La nostra soddisfazione viene tanto dalla robustezza di queste attrezzature e dalla loro superiorità da un punto di vista tecnologico e costruttivo, quanto dall’eccellente servizio di assistenza fornitoci attraverso l’officina autorizzata locale dei Fratelli Alpassi. Per gli interventi programmati di revisione periodica, il servizio è inoltre integrato anche dallo stabilimento di Bari”.

Un gigante per migliorare la produzione e abbassare i costi.

Il Gruppo Marocca è stato fra i primi ad acquistare l’HP 18000 in Italia; il martello è accoppiato con un escavatore Hitachi 1200 da 120 tonnellate dotato di attacco rapido Lenhoff. Una scelta decisiva per aumentare la produttività, così commentata da Alberto Marocca: “Abbiamo ponderato con attenzione l’acquisto del martello e quello della macchina, due investimenti decisamente importanti; ci siamo però convinti che i vantaggi a breve, medio e lungo termine, sarebbero stati notevoli. L’escavatore in accoppiata con il martello HP 18000, fa il lavoro di due macchine di medie dimensioni e riesce a ridimensionare i blocchi di materiale più duro senza problemi, permettendoci al tempo stesso di pulire molto più rapidamente il banco; operazione fondamentale per garantire la sicurezza e una corretta conformazione per il successivo ripristino ambientale.

Abbiamo dotato la macchina di un attacco rapido, perchè possiamo in tempi brevi sostituire il martello con la benna o il dente ripper, così da utilizzare la sua potenza anche per le operazioni preliminari, quali la rimozione del terreno vegetale e dell’altro materiale che copre il calcare in banco. L’utilizzo dell’HP 18000 offre inoltre un altro vantaggio da un punto di vista della produzione e della logistica, perchè ci consente di ridurre notevolmente il ricorso al preminaggio, con risparmi consistenti dal punto di vista dei tempi e dei costi di produzione. Il martello ha infatti una tale potenza (25.000 joules ndr) da riuscire ad operare in quei punti in cui, il sia pur efficientissimo HP 12000 che utilizziamo da tempo e con successo, non riuscirebbe a dare risultati soddisfacenti. I costi di acquisto di martello ed escavatore possono dunque essere riassorbiti molto più rapidamente di quello che si potrebbe immaginare”. I martelli Indeco hanno del resto dimostrato di consentire un impiego più razionale dell’esplosivo e di incrementare la produzione permettendo consistenti risparmi.

I vantaggi del martello sull’esplosivo.

Il martello sta sempre più trasformandosi da attrezzatura ausiliaria e complementare all’esplosivo, a vera e propria alternativa. Cominciata in Europa occidentale, la tendenza, si sta spostando anche al Nord America dove solo un numero relativamente basso di società che gestiscono cave ha compreso a fondo i vantaggi del martello. Con martelli di grandi dimensioni si possono avere notevoli vantaggi sul piano della produzione, dei costi e della qualità del materiale. Il martello può infatti garantire una produzione continua, mentre l’esplosivo richiede diverse fasi e lunghi tempi morti (preparazione delle volate, allontanamento del personale, cessazione delle attività, eccetera).

A questo si deve poi aggiungere che in presenza di materiale di particolare pregio il martello minimizza, la quantità di scarto inevitabilmente prodotto dall’esplosivo. Il martello può, inoltre, già creare i profili necessari al ripristino ambientale oggi imprescindibile per qualsiasi attività estrattiva, mentre provvede alla frantumazione primaria. La presenza del martello riduce sensibilmente il disagio connesso all’utilizzo dell’esplosivo per gli abitanti delle aree adiacenti alla cava.

Infine nel medio e lungo periodo il costo orario di un operatore e di un escavatore di 80/100 tonnellate dotato di un grande martello (ecco dunque l’importanza delle dimensioni nel rapporto costi/benefici) offre una consistente riduzione delle spese di produzione rispetto al ciclo operativo eseguito con l’esplosivo.